Liberissimi, dopo aver letto il titolo, di pensare: “Oh, ecco, ci risiamo”
Perché in effetti sembra di vivere bloccati all’anno scorso, quando le zone rosse imperversavano, non potevamo fare nulla e tutto ciò che ci restava era di industriarci tra le mura di casa nostra.
Le abbiamo provate tutte, dal trovarci un nuovo hobby all’imparare una lingua straniera attraverso dei corsi online, dal darci anima e corpo agli acquarelli fino a imparare a fare qualcosa di mai fatto, come ad esempio cucire.
Ovviamente, molti di noi, sono anche diventati esperti panificatori o panificatrici: impasti, farine importanti e particolari, tecniche di impasto, lievitazioni con varie tipologie di lievito (lievito di birra, pasta madre e via dicendo), per poi lanciarci nei derivati, pizze focacce e dolci.
Va bene, forse ci siamo già passati. Forse, anche a causa di questo, ci siamo messi a compiere dei lavori in casa, magari proprio nella stanza che della casa è il focolare, guardando prima infiniti cataloghi, magari di cucine Grohe.
Ok, tutto chiaro, ma forse non per tutti è stato così, oppure è destino che sia così solo una volta l’anno, o ancora vogliamo tornare ad essere così, complici i tempi così uguali (purtroppo) a quelli già vissuti un anno fa. Come dire: se la panificazione ti salva una volta, perché non potrebbe farlo una seconda?
Sotto con i taccuini, allora, tiriamoci su le maniche e prepariamo le farine per le basi della cucina artigianale: le nostre mani stanno per tornare in pasta!
LA RICETTA FACILE…
Partiamo dalle basi, dalla ricetta per il pane più semplice che ci sia. Gli ingredienti sono i seguenti:
– Farina 0 di media forza: 500 gr
– Lievito di birra fresco: 10 gr
– Sale fino: 15 gr
– Acqua a temperatura ambiente: 275 gr
– Miele: 10 gr
Per prima cosa, mischiare farina e sale con un cucchiaio di legno, poi aggiungere l’acqua, il lievito sbriciolato e il miele, senza smettere di mescolare.
L’impasto dovrà risultare omogeneo, nessun problema se sarà un po’ appiccicoso. Dopo aver coperto con della pellicola la ciotola, fate riposare questo composto per 15 minuti. Trascorso questo breve tempo, realizzate le tre pieghe, una in ogni direzione, piegando la pasta su se stessa. Dopo un riposo analogo al primo, rifate la stessa operazione, con un numero di quattro pieghe. Dopo almeno 16 ore di lievitazione, e dopo aver fatto altre pieghe del vostro impasto, attendete altre quattro ore. No, non è finita qui. A questo punto è il momento della cottura: inserite le forno caldo una pentola in grado di reggere fino a 220 gradi e fatela ben scaldare, mentre riversate il vostro impasto su un pezzo di carta forno, gli date la bella forma di una grossa pagnotta, ci fate due bei tagli in superficie e la spolverizzare di farina 00. Dopo averla inserita senza scottarvi nella pentola calda, copritela con un coperchio e infornatela a 220 gradi, forno statico, per 30 minuti. Dopodiché, togliete il coperchio e proseguite la cottura per altri 20 minuti, stavolta in modalità ventilata.
Semplicissimo, leggero, gustoso: quello che ci vuole per superare con il massimo della pazienza lìennesima zona rossa!